Ma che musica maestro!

In fila alla cassa del supermercato dietro di me c’è una donna anziana. In sottofondo una canzone del momento. 

Mentre attendiamo il nostro turno mi confida che ha dichiarato guerra alla musica: “vorrei che la vietassero nei negozi”.
Cioè non che la abbassassero o cambiassero genere: no, proprio che la spegnessero.

Abbiamo trovato quella che fermerà la musica!
Io sospendo il mio canto sommesso e l’impercettibile danza, perché puoi fare il cieco, ma prova a fare il sordo quando ti insegue una musica!

Potrei spiegarle che musica è la danza regolare di tutti i tuoi respiri su di me; o esortarla a ballare a piedi nudi con la musica alla radio.
Potrei dirle che salvarla sull’orlo del precipizio è quello che la musica può fare.
Esortarla a sopravvivere rocking rolling con la musica rocking rolling al silenzio che c’è.

Vorrei dirle che quando la musica è finita gli amici se ne vanno.

Vorrei convincerla che è la musica, la musica ribelle, che ti vibra nelle ossa, che ti entra nella pelle.

Ma non posso pensare di farle piacere una cosa (la musica) sperando che proprio la musica stessa sia il mezzo, lo strumento di persuasione.

E se lei fosse abbastanza scaltra, e le piacesse la musica, magari quella straniera, mi potrebbe sempre rispondere ‘Enjoy the silence’, e mi chiuderebbe la bocca.

14 Replies to “Ma che musica maestro!”

  1. Guarda, anch’io pensavo non potessero esistere persone che non amano la musica, ma ho un parente che non la sopporta.
    Cioè, lui ha quasi 30 anni, intelligentissimo, impegnato, simpatico.
    Ma niente musica.
    Non che arrivi a spegnerla in casa d’altri, ma se dipendesse da lui radio e stereo starebbero zitti.

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  2. A me la musica piace molto, però a volte viene usata in modo così invadente che la vivo come una violenza. Cioè, se sono al ristorante e voglio parlare con gli amici, la musica rompe le scatole diciamo la verità. Al supermercato magari mi darebbe meno fastidio, probabilmente persa nel brusio di sottofondo non la sentirei nemmeno. Complimenti per il bel repertorio (anche Scialpi ci hai messo!) 🙂

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    1. Il volume deve essere modulato in base alla situazione e allo stato d’animo… e anche il genere…
      Dove nuoto hanno costruito gli spogliatoi nuovi e di sottofondo trasmettono ininterrottamente una musichetta new age molto zen… dopo tre minuti a me dà sui nervi!!!!

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  3. La musica nei supermercati è bellissima! Canticchiare, muovere qualche passo a tempo…persino il carrello sembra più leggero e veloce quando attacca una canzone bella tra le corsie degli scaffali! Mitiche le tue argomentazioni a difesa della musica. Io le avrei più beceramente detto: “Ma che te ne fotte, signo’. Tanto tra un po’ diventi sorda e vorrei vedere se ti darebbe fastidio o pagheresti per sentirla un po’ di musica!”😊 ciao!

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