L’uomo del labirinto

Sono consapevole di non scrivere delle vere e proprie recensioni, perché non seguo lo schema classico, anche se per semplicità le identifico così.

Evito di raccontare la trama, per non spoilerare e perché è inutile: di riassunti il web è già sovraffollato.

Dopo che ho letto un libro, o visto un film, o più in generale uno spettacolo (una rappresentazione teatrale, una mostra, un evento, una fiera) mi limito ad esporre le mie personalissime considerazioni.

In questo caso mi discosto dal cliché: questa non è la presentazione delle mie opinioni ma una richiesta di confronto, un grido di aiuto, SOS spiegatemelo.

Io non ho capito.

E non mi vergogno a ripeterlo.

Io non ho capito.

Solo per le prime tre pagine la storia si presenta piatta e banale. Poi si viene letteralmente risucchiati in un vortice di eventi, scaraventati verso destinazioni imprecisate come i bastoni ai cani da riporto, travolti dalle vicende di numerosi personaggi completamente estranei l’uno all’altro.

Come ne ‘La ragazza della nebbia’ i personaggi hanno nomi ibridi, in cui o il nome proprio o il cognome sono stranieri; come ne ‘La ragazza della nebbia’ la località in cui si svolgono i fatti è imprecisata; come ne ‘La ragazza della nebbia’ il protagonista è un anticonformista, le indagini vengono svolte in maniera informale e parallela alla polizia; come ne ‘La ragazza della nebbia’ i fatti si svolgono in condizioni climatiche estreme, là la nebbia, qui il caldo torrido.

Fine delle analogie.

Si perché se ne ‘La ragazza della nebbia’ forse c’era stato un omicidio, di fatto si sapeva che una ragazza era scomparsa, e solo alla fine si sono appresi alcuni dettagli macabri, detti in punta di penna, ne ‘L’uomo del labirinto’ Carrisi non ci va così leggero.

Il raccapriccio permea già i primi capitoli, i morti si susseguono come le tessere del big domino rally, frequenti i passi in cui si rimesta nel torbido.

Se per la regia de ‘La ragazza della nebbia’ Carrisi aveva pensato a Steven Spielberg io qui ci vedrei bene Quentin Tarantino.

Prendendolo come un genere splatter per non farmi impressionare troppo, ho divorato una pagina dopo l’altra, seguendo con attenzione ed interesse le vicende, svegliandomi anche la notte col desiderio di proseguire la lettura.

La storia presenta alcune analogie con un grande classico, Alice nel paese delle meraviglie: potrebbe esserne la rivisitazione in chiave horror.

I brevi capitoli si alternano in un ritmo serrato, dalla narrazione fluida: un colpo al cerchio (l’introspezione della vittima) e uno alla botte (il confronto tra il detective Genko e i vari personaggi che dovrebbero condurre a Bunny), come uno spettacolo pirotecnico in cui si eleva o si abbassa il tiro per non sovrapporsi al fumo che si va dissolvendo dal precedente scoppio.

Il romanzo non è solo un thriller, così come non lo era il precedente, ma si sofferma anche su un tema importante ed attuale: il senso della vita e l’attaccamento ad essa quando vengono meno i presupposti della qualità.

Fino all’80% dell’avanzamento dello scritto è da dieci e lode.

E poi? Poi non si può dire che lo stile sia variato. Ma io ho perso il filo: tutti quei personaggi hanno trovato, nel giro di poche pagine, una loro collocazione.

Alcuni aspetti hanno assunto una luce che anche il lettore più sgamato non avrebbe potuto immaginare.

Io sono rimasta spiazzata e con molti interrogativi, allo stesso modo di quando ho terminato la visione di Vanilla Sky.

Cerco qualcuno con cui confrontarmi!

41 Replies to “L’uomo del labirinto”

    1. Si secondo me è accaduta, e parallelamente anche quella di Mila che viene rapita e il suo aguzzino le fa credere di essere Samantha che nel frattempo hanno ritrovato. Quando leggiamo i capitoli in cui parla Samantha in realtà è Mila, poiché nelle ultime pagine il collega Simon da dietro lo specchio vede Samanta sdraiata sul letto in ospedale. Io ho pensato che l aguzzino di Mila seguendo le notizie in TV del ritrovamento di Samantha abbia di proposito scelto il nome Green come la dottoressa e abbia messo il gesso a Mila per farle credere di essere lei, infatti le fa vedere il notiziario. praticamente (secondo me) la vera Samantha è stata ritrovata , ma la prima volta che “compare” realmente nel libro è solo alla fine quando Berish va all ospedale. Per il resto del libro è Mila che parla rapita dall uomo a cui stava dando la caccia, infatti Berish dice a Genko che è diverse settimane che non la sente.
      Probabilmente ci sarà un nuovo libro con protagonista di nuovo Mila.. speriamo questa naturalmente è la mia visione …sono curiosa delle vostre interpretazioni 😁

      Piace a 1 persona

      1. Ciao. In base ai commenti raccolti anche tramite la mia pagina fb, in cui pubblico parallelamente, direi che questa interpretazione delle due storie parallele va per la maggiore.

        In verità poi ho lett anche ‘Il suggeritore’ in cui il personaggio di Mila Velasquez è protagonista e tutta la storia del braccio ingessato etc trova sostegno.

        Anche il fatto che le parti in corsivo siano di Mila ha senso.

        Quindi ricapitolando: Samanta era stata rapita e poi ritrovata. chi era il suo bunny? Sullivan? e Sullivan è il dentista?

        Per quanto concerne Mila o è lo stesso aguzzino del suggeritore o è ‘tutto nella sua testa’.
        Da capire.

        Io però non so se leggerò altro di Carrisi, almeno a breve, perchè è troppo inquietante e alla fine mi lascia sempre senza spiegazioni esaurienti…

        Piace a 1 persona

      2. Bunny e Sullivan sono la stessa persona nonché il rapitore di Samantha..
        Per quanto riguarda Mila non si sa chi si il rapitore, ma non Bunny..
        Probabilmente l uomo a cui stava dando la caccia.
        Anche perché se non ricordo male nelle parti in cui parla Mila nn menziona mai nessun coniglio.
        Il coniglio viene menzionato dal bracconiere quando ritrova la vera Samantha e da tutti gli altri.
        In realtà la vera Samantha non si sa dove sia stata per 15 anni, solo che è stata rapita da Sullivan.
        Nel labirinto c’era Mila, ma solo per il tempo in cui è stata rapita, e tutte le altre cose che descrive del labirinto secondo me sono deliri indotti dai farmaci dell aguzzino..
        Dopo il suggeritore viene l ipotesi del male dove Mila è la protagonista ed ha una figlia da Goran Gavila (libro il suggeritore), alice , infatti quando si rende conto di non essere la vera Samantha ricorda di avere una figlia. L aguzzino le fa credere di avere partorito nel labirinto dicendole del taglio sulla pancia, ma in realtà non è vero.
        Alla fine lei riesce realmente a scappare.
        Questa è la mia interpretazione 😁😁 però l ho letto tutto d’un fiato e magari ho perso qualche passaggio…
        Tutti i libri di Carrisi hanno questi finali strani.. 😊

        Piace a 1 persona

      3. Nell ultimo capitolo dell ipotesi del male mila e alice dormono abbracciate, poi alice si sveglia e va alla finestra dove saluta una figura sotto un lampione.. finisce così.
        Mila però nelle ultime frasi dell uomo del labirinto dice di ricordare di avere una figlia a casa al sicuro.
        Secondo me non è tutto nella mente di mila, ma è successo veramente..
        Anche perché Berish dice di non sentirla da alcune settimane e lei sempre nelle ultime frasi dice che è stata lei a cercare il mostro non lui a cercare lei..
        La cosa strana è la neve che trova quando riesce a scappare.. nel libro c’è sempre stato caldo.. 🤔🤔

        Piace a 1 persona

      4. ciao! anch io ho appena finito di leggerlo..e, si, non so ben dare un’ interpretazione del finale. Ottima idea questa delle storie avvenute parallelamente…quello che appunto piu mi lascia perplessa, perche non riesco a capire e’ come puo essere Mila (se secondo Berish manca da qualche settimana) se la bambina/ragazza ritrovata fu rapita 15 anni prima?

        Piace a 1 persona

      5. no ma infatti è il ritrovamento di samantha che è parallelo con la prigionia di Mila…. forse…. ammesso che Mila sia veramente stata fatta prigioniera (io tra l’altro avevo ‘intuito’ che Berish fosse legato sentimentalmente a Mila….)

        "Mi piace"

      6. Finito adesso!! Che spettacoloso intrigo. Sono pienamente d’accordo con la tua versione del finale. Mila ha subito da un altro psicopatico lo stesso gioco.

        Piace a 1 persona

  1. Ottimo libro. Le ultime pagine non sono state in grado di farmi cambiare opinione, ma di togliermi tutte le certezze sì! E soprattutto senza lasciarmi una chiave di lettura alternativa!
    L’unica interpretazione che posso provare a dare alle ultime pagine è che avviene a Mila è interamente frutto della sua immaginazione. Il Bunny di Mila, non può essere un Bunny. Non rapisce bambini per seviziarli e instradarli “al buio”. Mila è una donna adulta e l’epilogo che rivive è solo nella sua mente, non è il suo. Ha metabolizzato verosimilmente una storia atroce appresa dai media: ha il suo dr. Green, pensando sia un uomo, la guardia fuori della porta, il letto di ospedale. Salvo poi accorgersi che è tutto un inganno. La storia costruita nella sua mente a quel punto scompare e si trova imprigionata nell’incubo dal quale prova disperatamente a riemergere. Le scompare tra le dita anche l’unica cosa forse vera: il cuore pulsante di una figlia scomparsa che la sta facendo impazzire.

    Piace a 1 persona

    1. Mi ritrovo perfettamente nella tua analisi su Mila.
      Ma tutto il resto della storia? Samantha? Genko? Sullivan? Simon Berish? Ho letto tutto un libro intero per arrivare a un ‘no niente era una specie di sogno’?

      "Mi piace"

    1. Sono andata a cercarmi carpione ma trovo che è un pesce… cosa intendi?
      Io comunque dopo il terzo romanzo che ho letto non so se leggeró altro di suo perché mi ricorda saw l’enigmista…. partito come thriller ma scivolato presto in un fastidioso horror…

      Piace a 1 persona

      1. per carpione intendo cervelli marinati, macerati, la scrittura creativa è un po’ come l’arte informale, quando non si ha talento artistico o letterario ci si aggrappa alle montagne russe delle emozioni subliminali.

        Piace a 2 people

  2. Ciao Elena, non ti nascondo che, giunta all’ultima pagina, ho fissato l’ultimo rigo per circa 5 minuti. Mi sono sentita totalmente spiazzata, ed esattamente come te son giunta a conclusione diI non averci capito un granché. Sulla base dei commenti letti in questo Contest, credo sia da avvalorare la tesi delle storie che si svolgono parallelamente, ma credo che il Maestro Carrisi abbia (volutamente) creato uno split tra “l’ipotesi del Male” e “l’uomo del Labirinto”. Ora, il primo dei testi citati l’ho letto circa un anno fa,.ma ricordo perfettamente che, a conclusione, la figlia dI Mila, affacciandosi alla finestra, salutava uno strano uomo e boom, fine della storia. A mio parere, credo che il prossimo romanzo riprenderá proprio da li, e magari verranno fornite maggiori spiegazioni circa l’indagine condotta da Mila che, mercé sua, l’ha fatta sprofondare nel labirinto. Attendo pareri in merito alla mia personale interpretazione, e sono felice di aver trovato qualcuno con cui tentare di, sbrogliare questa matassa!

    Piace a 1 persona

    1. Ciao! Intanto mi fa piacere di essere riuscita a mettere in contatto persone che hanno letto il romanzo, quindi grazie del tuo contributo.

      Non ho letto l’ipotesi del male, che so essere prequel e sequel del suggeritore, che invece ho letto. Ho capito dopo che Mila è un personaggio ricorrente e concordo con l’ipotesi che ci sarà un seguito.
      Io però credo che per ora non leggerò nemmeno l’ipotesi del male perché mi sono resa conto che il genere è un po’ forte per i miei gusti e i finali troppo strani…

      "Mi piace"

  3. Io non penso che Samantha abbia vissuto la stessa storia di Mila. Samantha è stata tenuta prigioniera per 15 anni nel sotterraneo della casa di famiglia di Robin. Nessun labirinto per lei. Nessun gioco. Sono storie parallele atte a creare il sorpresone finale. Effettivamente rimane da capire se ciò che ha vissuto Mila sia reale o frutto di sue allucinazioni dovute chissà a cosa. E la neve nella scena finale è tutta da spiegare. Ci sarà un seguito. Speriamo.

    Piace a 1 persona

  4. Dopo aver letto tutti i libri di Carrisi questo finale non l’ho proprio “digerito”…..
    e a giudicare dai numerosi post letti su diversi blog non mi pare di essere il solo in presenza peraltro di interpretazioni quanto mai diverse e discordanti. Il fatto non mi garba per nulla e non so se continuerò a leggere Carrisi, in fondo esistono infinità di libri che hanno una loro fine comprensibile e non solamente immaginabile, in modo del tutto personale ed a seconda delle proprie “allucinazioni” per dirla con il metodo del nostro scrittore.
    Con le scuse per lo sfogo!

    Piace a 1 persona

  5. ….preso dalla foga e se vogliamo dallo sgomento per il suddetto a me incomprensibile finale, ho dimenticato di premettere che concordo pienamente con la tua analisi (Elena): non ho capito, non ho capito…..ho anche riletto quasi tutto il libro ma continuo a non capire!
    Vado di necessità a cambiare scrittore
    Buone letture e buona serata.

    Piace a 1 persona

  6. Io, quando affronto uno scrittore che mi è nuovo, magari dopo il primo libro tanto per capire se sono in sintonia con l’autore, cerco di leggere tutto in ordine cronologico. Imparo quindi a conoscere i personaggi e le ambientazioni ricorrenti. Con Carrisi non é stato sufficiente. Quest’ultimo libro mi lasciato solamente un gran “magone” come certi film horror/triller che dopo che li hai visti ti rendi conto di aver sprecato del tempo senza aver avuto nulla in cambio.

    Piace a 1 persona

    1. Con Carrisi ho iniziato dietro suggerimento con ‘La ragazza nella nebbia’ e mi è sembrato onesto. Appena ho terminato era uscito ‘L’uomo del labirinto’ e così mi faceva voglia di leggerlo, non mi sono posta problemi di cronologia perchè non immaginavo ce ne fosse una.
      Quando l’ho terminato sono rimasta così scossa che ne ho preso in mano un altro, credo dietro l’onda di un po’ di commenti che avevo letto nel tentativo di capire cosa avevo appena terminato di leggere.

      Però ad un certo punto ho percepito come dici tu la netta sensazione di sprecare tempo.

      Molti ritengono che ci sarà un prossimo romanzo a chiudere ciò che è rimasto sospeso.
      Secondo me invece a Carrisi piace, come si dice dalle mie parti, ‘menare il torrone’ (ovvero stare li a ripiegarlo per ammormidirlo ma senza avere fame nè fretta di mangiarlo, un’attività inutile buona per riempire il tempo vuoto dei post pranzo natalizi)

      Piace a 1 persona

  7. Nei precedenti romanzo suo dice che Mila viene dal buio. Secondo me anche lei in passato è stata rapita e le parti in corsivo in questo romanzo sono i ricordi di quella prigionia misti ad allucinazioni indotti dagli psicotici.
    Il dottor Green le dice che è passato 1 anno. Può essere che effettivamente ad inizio romanzo Mila fosse irreperibile da qualche settimana, come dice Berrish, e che poi a fine romanzo, sia passato più tempo.

    Piace a 1 persona

  8. Che sollievo sapere di non essere l’unica a non aver capito il finale!
    Credo anch’io che le storie siano parallele, che Samantha sia stata veramente prigioniera di Bunny/Sullivan/Former e ritrovata dopo 15 anni ma che in realtà a parlare col profiler sia Mila, in preda alle allucinazioni dovute agli psicotici che le somministra il suo aguzzino (che non è lo stesso di Samantha). Però una figlia durante la prigionia Samantha deve averla avuta davvero perché è Former/Sullivan/Bunny a narrare in prima persona della gravidanza, del cesareo rudimentale fatto da lui, della forza con cui Samantha sia riuscita a sopravvivere nonostante dopo quel cesareo lui abbia lasciato lei e la bambina sole per giorni pensando che al suo ritorno avrebbe trovato cadaveri e del fatto che glielo abbia perdonato.
    Mah…
    Non è affatto chiaro.

    Piace a 1 persona

    1. Comunque quello che hai capito tu è già moltissimo, io sono andata a zonzo sul web per arrivare a simili conclusioni

      Il fatto è che mi ha talmente disgustata questo modo di chiudere che non ho trovato nemmeno la voglia di rileggere il finale, cosa che con la ragazza nella nebbia avevo fatto.

      "Mi piace"

Lascia un commento