AMBARABACICCICOCCO *

Stanotte non riuscivo a dormire, cercavo un pensiero che mi rilassasse, che mi distogliesse dagli altri pensieri, e mi è venuta in mente la famosa filastrocca.
Ho iniziato ad analizzarla pezzo per pezzo: tre civette sullo stesso comò? Ma ci stanno fisicamente? 

E facevano l’amore con la figlia del dottore: ora qua si aprono numerosi scenari interpretativi, e altrettante domande. A turno? O insieme? E gli animalisti non insorgono?

Il dottore si ammalò: perché? Per il dolore di vedere la figlia allo sbando? O per contrapporre la professione medica alla malattia?

Tutti interrogativi che non hanno trovato risposta in alcune analisi che poi ho letto al volo stamattina googlando (evidentemente non sono l’unica che soffre di insonnia…).

Ma soprattutto non ho trovato riscontro della versione che mi riporta Sofia della filastrocca:

“…tre civette sul comó che facevano TERRORE alla figlia del dottore, il dottore si ARRABBIÓ…”

Questa versione in cui il padre reagisce attivamente al sopruso mi pare meglio (sempre googlando ho scoperto che la civetta è carnivora).

Ma la cosa più divertente che ho trovato in rete è la locuzione latina da cui deriva l’incipit:

HANC PARA AB HAC QUIDQUID QUODQUOD

che, trattandosi di una conta, si può tradurre in

“ripara questa (mano) da quest’altra (che fa la conta)…”

Una versione primordiale del Gioca Jouer o della Macarena, insomma.

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