Alcuni successi funzionano un po’ come una reazione allergica: non occorre essere medici per sapere che l’organismo, quando entra in contatto una prima volta con l’allergene, non ha una reazione immediata.
Il primo contatto scatena semplicemente una sensibilizzazione. Poi, al secondo contatto, si ha la vera e propria reazione allergica, starnuto o prurito che sia.
Così il successo di una prestazione sportiva: al primo tentativo mancano dei parametri di riferimento.
Ma se poi col tempo ci si ritrova a non riuscire a riprodurre il risultato, se altri stentano a replicarlo, allora ci si rende conto che quel primo tentativo è stato un successo.
E magari all’epoca non ce ne si era nemmeno resi conto, lo si era ampiamente sottovalutato, non lo si era celebrato a sufficienza.